Perché leggere questo articolo? Il miliardario ceco Daniel Kretinsky si compra la Royal Mail: il servizio postale britannico, da anni già privato, ora non è nemmeno più britannico. L’impero della “Sfinge ceca” si allarga ancora e preoccupa molti. Dal Regno Unito alla Francia.
La Royal Mail, l’istituzione postale britannica già privatizzata dal 2013, ora non è nemmeno più britannica. Se l’è comprata la “Sfinge ceca”. Questo il soprannome del miliardario 48enne Daniel Kretinsky, uno degli uomini d’affari più ricchi della Repubblica Ceca e del mondo. Classificato al 33esimo posto nella lista dei magnati del Sunday Times con un patrimonio netto di oltre 6 miliardi di sterline, Kretinsky sembrerebbe avere asset ovunque. Non gli bastava infatti essere proprietario di due squadre di calcio – lo Sparta Praga e il West Ham di Londra -, del celebre quotidiano francese Le Monde, di un intero atollo alle Maldive e di un conglomerato energetico che trasporta gas russo. Adesso ha anche acquistato la posta inglese, presentando un’offerta da 3,6 miliardi di sterline. Che la società madre di Royal Mail, l’International Distributions Services (IDS) in perenne perdita, non ha potuto certo rifiutare.
E così, dopo 500 anni e 1 miliardo di lettere consegnate l’anno all’interno delle iconiche buche della posta rosse, uno dei simboli del Regno Unito passa in mani straniere. Mentre le opposizioni laburiste invocano già il National Security and Investment Act per salvaguardare l’identità e la gestione della Royal Mail nel Paese, temendo che si sia infilata per sempre in un vicolo cieco. Anzi, ceco.
La Sfinge ceca controlla il mondo: tutti gli investimenti di Kretinsky
Enigmatico e quasi schivo, il magnate è noto anche come la “Sfinge ceca” proprio per la sua riluttanza a parlare in pubblico. Classe 1975, Daniel Kretinsky è nato nella città di Brno, da una famiglia di alto livello. Figlio di un docente di informatica e di una giudice della Corte costituzionale. Dopo la laurea in scienze politiche, ha lavorato come avvocato prima di entrare nel gruppo di investimento J&T Finance Group nel 1999 e diventarne partner nel 2003. E’ appena il 2004 quando realizza il suo primo investimento significativo nella squadra di calcio ceca dello Sparta Praga, di cui oggi è proprietario. Ma sono gli investimenti in energia e combustibili fossili che l’hanno reso miliardario. In soli 15 anni Kretinsky ha fondato l’Eph, il primo gruppo energetico dell’Europa centrale. Ma anche Eustream, compagnia che trasporta il gas russo attraverso gasdotti in Ucraina, Repubblica Ceca e Slovacchia.
Il 2014 segna l’ingresso della Sfinge ceca nel mondo dei media, con l’acquisizione del giornale svizzero Ringier. In seguito Kretinsky diventa azionista di maggioranza di Cmi, il più grande conglomerato mediatico della Repubblica ceca. Oltre a possedere il giornale più letto del paese: il Blesk. Il magnate ceco conquista anche Francia e Inghilterra. Nel 2018, infatti, acquisisce una quota del 49% del quotidiano francese Le Monde. Seguita da una partecipazione del 3,05% – poi aumentata al 10% – nella catena di supermercati Sainsbury’s e da quella del 27% nella squadra di calcio del West Ham United. Ma l’impero di Kretinsky ha confini ancora più estesi. Oltre ad essere il nuovo re della posta britannica, il miliardario possiede infatti l’esclusivo resort dell’isola Velaa alle Maldive e sta riqualificando una proprietà vicino a Sparta conosciuta come Villa Kapsa, ex ambasciata iraniana.
Quale sarà il futuro della Royal Mail sotto Kretinsky?
In realtà Kretinsky non è un nome nuovo per la Royal Mail: era già azionista del 27% della sua società madre IDS. L’acquisizione dovrebbe porre fine a un lungo periodo di crisi iniziato dal 2006 – o almeno è quanto si spera -, quando la Royal Mail ha perso il suo monopolio postale per aprirsi alla concorrenza. Nel 2011 il governo ha privatizzato il 90% delle sue azioni, quotando la società in borsa nel 2013 sotto la coalizione guidata da David Cameron. Da circa un decennio, però, il conto dell’istituzione postale è in rosso: lo scorso anno fiscale ha registrato una perdita di 348milioni di sterline. Il numero del suo staff – pari a 150 mila persone – è immutato, ma il volume di lettere spedite si è dimezzato. Il futuro della Royal Mail è tutto nelle mani di Kretinsky, dunque. Capire quale sarà la prossima mossa della Sfinge è difficile, ma raramente ne sbaglia una. L’imperscrutabile magnate ceco avrebbe però promesso di mantenere i servizi postali a un prezzo unico su tutto il territorio nazionale per sei giorni alla settimana. Assicurando di voler conservare il marchio, il quartier generale e la sede fiscale nel Regno Unito per almeno 5 anni.
Royal Mail alla Sfinge ceca: i timori dei laburisti inglesi
Da Enrico VIII a Kretinsky. Dopo cinque secoli la Royal Mail diventa straniera. Ma il take-over ceco deve essere ancora approvato dagli azionisti dell’International Distribuition Service e dall’uscente governatore britannico Rishi Sunak. L’acquisizione avviene proprio mentre il Paese si sta preparando ad andare alle urne il prossimo 4 luglio. E stando ai sondaggi, questa tornata sarà vinta dal Partito Laburista, che sicuramente vorrà avere l’ultima parola sul dossier della Royal Mail. Tanti laburisti, tra cui il segretario Jonathan Reynolds, stanno già chiedendo garanzie sul mantenimento delle operazioni nel Regno Unito. “La Royal Mail è quanto di più britannico possa esistere e i laburisti prenderanno le misure necessarie per salvaguardare la sua innegabile identità e il suo posto nella vita pubblica”. Così Reynolds su X. Inoltre, sono in molti ad essere sconcertati sul perché un miliardario ceco voglia diventare il proprietario della posta inglese. Un business dagli onerosi obblighi normativi, considerato molto meno attraente degli investimenti fin ora fatti da Kretinsky.
Non solo Uk, la potenza della Sfinge ceca spaventa anche la Francia
Kretinsky non è solamente un appassionato anglofilo. Il miliardario da sempre sogna la Francia. Non a caso ha acquistato una residenza parigina vicino al Palazzo dell’Eliseo da oltre 21milioni di euro. L’immensa potenza finanziaria della Sfinge ceca spaventa i francesi, che temono una sua alleanza con Mosca. Ma Daniel Kretinsky si descrive come un europeista e un liberale contrario agli slogan sovranisti e filorussi di Praga. “Sono francofono e francofilo. Con la Francia ho un legame emotivo”, aveva dichiarato la Sfinge ceca in un’intervista al Figaro esattamente sei mesi prima di acquistare il quotidiano francese Le Monde.