La veggente Gisella a Le Iene. Dopo una “fuitina” pasquale – che si è protratta fino al ponte lungo 25 aprile/Primo Maggio – colei che ogni tre del mese alle 15 avrebbe un tête-à-tête con la Madonna in persona, è tornata a parlare in tv. Scegliendo Le Iene. In esclusiva. Mentre l’eco della rosicata di Mamma Rai (da Chi l’ha Visto a qualunque programma di daytime) autostoppa uno SpaceX e si eleva verso Marte, i 30 minuti di chiacchiera con l’inviato Gaston Zama si rivelano piuttosto loffi. Gisella Cardia e il marito Gianni compaiono insieme, seduti nella casetta da 50 mq in cui, specificano, abitano in affitto. Altroché forzieri di dobloni accumulati grazie agli oboli dei fedeli, dunque. “Siamo persone normali – specifica il marito della veggente Gisella – semplicemente, mia moglie prega e invita gli altri a fare lo stesso”. Cosa è andato storto, dunque, in questo serafico quadretto famigliare che oggi come oggi è in odor di truffa più che di lavanda? I due non hanno dubbi: “I media, anche quelli internazionali, gettano fango su di noi”. Non sarebbe mitomane, dunque, è solo che la disegnano così. Cosa vuol farci, signora mia? Jessica Rabbit si nasce, mica ci si diventa.
La veggente Gisella: “Non sono una veggente e non ho fedeli”
La veggente Gisella ha voluto fin da subito precisa alcuni punti. Innanzitutto, non si definisce “veggente”, né gradisce che questo termine venga associato al suo nome. In secondo luogo poi, lei non ha fedeli. Perché i fedeli sono della Madonna, non suoi. Come è umile Cardia, colei che grazie alle sue “visioni” ed estasi mistiche è riuscita ad attirare, dal 2016 a oggi, migliaia di persone adoranti sulla collinetta di Trevignano Romano, paesello del Veneto. Soldi? Mai visti. Nè tantomeno richiesti. Le in mano ha da sempre solo il rosario, mica il cash. Anzi, sostiene di aver da sempre rifiutato pagamenti in denaro: “Piuttosto, pregate”, diceva. O almeno così vogliono farci credere. Intanto, un anziano fedelissimo (della Madonna, chiaro) la accusa di avergli estorto la bellezza di 123mila euro. “Non li ha dati a me, ma li ha versati, di propria volontà, alla Onlus Madonna di Trevigiano per contribuire a erigere una cattedrale sulla collina, specifica la veggente Gisella. L’uomo la pensa diversamente: a più riprese, ha infatti raccontato che i due coniugi “visionari” avrebbero speso il malloppo per condizionatori, forni a microonde e migliorie per la casa. E per viaggi in Romania dove, si vocifera, abiti una sorella di Cardia, ossia colei che terrebbe il bottino accumulato in qui grazie alle donazioni. L’inviato de Le Iene fa notare alla coppia come la Onlus Madonna di Trevignano sia comunque gestita da loro due. “Ma i soldi vanno tutti per la Beata Vergine”, rispondono entrambi accoratissimi. “È la stampa che sceglie di far dare parola solo a chi è contro di noi. Non riusciamo a capire perché”, aggiungono.
La veggente Gisella “stalkerata” dalla Beata Vergine
Eppure, sono tante le testimonianze che minerebbero la santità del suo operato. Intanto c’è una causa legale in corso dal 2014 per bancarotta fraudolenta. Proprio in aula di tribunale, infatti, si era concluso l’iter di un’azienda di ceramiche di cui la veggente Gisella, prima delle mistiche apparizioni, era a capo. “Mi ero fidata delle persone sbagliate – spiega lei a Le Iene – E poi da un punto di vista strettamente legale, non si tratta di bancarotta ma di distrazione“. Già quanti processi penali ha scatenato il reato di “distrazione”! Una piaga che ancora oggi intasa la burocrazia giuridica del nostro Bel Paese, anzichenò. Sia come sia, mercoledì 3 maggio alle 15 centinaia di persone sono attese, per radunarsi in preghiera con lei, sulla collinetta. Magari la Madonna le apparirà di nuovo, per darle nuovi messaggi. Alla veggente Gisella, del resto, aveva già dato preannuncio del Covid, come anche della guerra tra Russia e Ucraina con larghissimo anticipo. Di più, Cardia sostiene di aver visto anche Gesù come di aver sentito la voce di Dio, il quale, a quanto pare, preferisce i messaggi vocali. Intanto, nella sua casa la statuina della Madonna e un ritratto di Cristo continuano a “trasudare” una sostanza liquida, profumata “che non è olio d’oliva”, come sostengono gli invidiosi. La famigerata moltiplicazione degli gnocchi? “Non l’ho fatta io, ma l’Altissimo. Non è che possiamo dirgli come apparire e cosa fare”. Anzi, io ho provato a domandare alla Madonna di non apparirmi più, ma non mi ha ascoltato”. Praticamente stalkerata dalla Beata Vergine. Con un contraddittorio all’acqua di rose, anzi al mite profumo di lavanda.