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Ma per la (non) influencer Boccia i giorni della viralità stanno finendo

Ma per la (non) influencer Boccia i giorni della viralità stanno finendo

Tutti i riflettori ancora su Maria Rosaria Boccia. Una visibilità che tuttavia non durerà ancora a lungo. Cosa farà la “stilista pompeiana” quando sulla sua vicenda si spegneranno i riflettori? L’intervista a Riccardo Lanzo, esperto di diritto e digital

Riflettori di tutta Italia nuovamente accesi su Maria Rosaria Boccia. Che dopo aver provocato le dimissioni del ministro Gennaro Sangiuliano causa una profonda crisi diplomatica tra la premier Giorgia Meloni e Piersilvio Berlusconi con l’intervista a Cartabianca che andrà in onda questa sera. Ma la “stilista pompeiana” non rimarrà ancora a lungo sulla cresta dell’onda. E dovrà presto decidere come capitalizzare la visibilità che sta conoscendo soprattutto sui social. Lei che, al contrario di quanto detto e scritto da molti, influencer non è. Abbiamo interpellato l’avvocato Riccardo Lanzo, esperto di diritto legato al digital e non solo: “Sui social è in crescita continua. Ma la diffusione di chat e audio privati può comportare gravi conseguenze. C’è una strategia per tenere alta l’attenzione mediatica. Che però andrà a scemare”. L’intervista.

Avvocato, che idea si è fatto del caso di cui parla tutta Italia, l’affaire Boccia-San Giuliano?

Beh, è un caso mediatico tra i più clamorosi del 2024. Ho analizzato in particolare la crescita social del profilo di Maria Rosaria Boccia, che è assolutamente collegata alle notizie sull’affare. È una crescita continua: ad esempio, in due giorni, dall’8 al 9 settembre, il suo profilo ha guadagnato 3.000 follower, nonostante le notizie sul caso si siano attenuate dopo le dimissioni. È quindi lecito dire che ci sia ancora attenzione sulla questione.

Come interpreta la recente attività social della signora Boccia?

Recentemente, la signora Boccia ha pubblicato una foto di auricolari con l’hashtag “buongiorno”, un segnale piuttosto emblematico. Gli auricolari sono strumenti di ascolto e sembra stia comunicando che la questione non è ancora chiusa per lei. È un modo per dire “sono qui, ascolto e ho ancora qualcosa da dire”. Potrebbe addirittura avere un carattere velato di minaccia, anche se è solo un’allusione, e bisognerà capire se si concretizzerà in qualcosa di più serio.

Ma tutto questo è legale? Pubblicare chat, documenti privati?

La divulgazione di chat e audio privati non è assolutamente legale. Registrare un audio è permesso se si è presenti al momento della registrazione, a meno che non ci siano divieti specifici, come accade nelle aule parlamentari. Ma la diffusione di tali contenuti può comportare gravi conseguenze, come la violazione della privacy. Il rischio per la signora Boccia è che questa strategia, portata avanti troppo a lungo, potrebbe sfociare in un procedimento penale.

Tutto ciò fa pensare che ci sia una strategia dietro. Pensa sia stata pianificata fin dall’inizio?

Non credo sia stata pianificata da subito. Il momento chiave è stato quando la signora Boccia ha sbloccato i commenti sotto i suoi video, cosa che inizialmente non era possibile. Questo è accaduto dopo l’apparizione del ministro Giuliano in televisione, e da quel momento il suo profilo ha iniziato a crescere notevolmente, fino a 15.000 follower nei primi giorni e ora a un ritmo di 2-3 mila follower al giorno. Questo suggerisce una strategia mirata a mantenere alta l’attenzione mediatica.

Ritiene che questa strategia possa continuare o che l’interesse si esaurirà presto?

Credo che l’attenzione andrà naturalmente a scemare. I social sono uno specchio del Truman Show: quando finisce una storia, ne inizia un’altra. Una volta esaurito questo tema, sarà difficile mantenere l’attenzione se non ci saranno nuovi contenuti di valore. La signora Boccia dovrà diversificare se vuole mantenere la sua rilevanza, ma vivere su un unico gossip è rischioso. Già ora vediamo una divisione tra i commenti: inizialmente positivi, ora molti utenti riconoscono una certa speculazione sulla vicenda privata.

Molti media hanno definito la signora Boccia una “influencer”. Condivide questa definizione?

Non lo è affatto. Un influencer deve creare contenuti quotidiani, promuovere servizi o prodotti, mentre il profilo della signora Boccia è monotematico e non mostra alcuna diversificazione. Ha numeri potenzialmente da influencer, ma questo non basta. Diventare un vero influencer richiede più impegno e contenuti variegati.

Se volesse intraprendere la carriera di influencer, quanto potrebbe valere un suo post oggi?

In questo momento, nonostante i suoi numeri non siano elevatissimi, l’engagement è molto alto in proporzione ai follower. Se fosse una vera influencer, un suo post potrebbe valere tra i 4 e i 5 mila euro. Questo perché l’attenzione mediatica è altissima, anche se probabilmente diminuirà col tempo.