Perchè questo articolo dovebbe interessarti? Sono uscite le materie per le prove del secondo scritto dell’esame di Stato 2024. Ma si parla solo di Classico e Scientifico. Il professor Cristiano Corsini a True News: “Maturità, un rito che potrebbe essere rinnovato. Dai media il solito racconto elitario e classista”. Negli Alberghieri, intanto…
Greco (con docente esterno) al Classico. Matematica allo Scientifico. Con pianto e stridore di denti per gli studenti del primo, che speravano in Latino. E giubilo tra gli studenti del secondo, che hanno schivato Fisica. Sono uscite le materie per le prove del secondo scritto della Maturità 2024. E le reazioni delle alunne e degli alunni diventano quelle di tutto il Paese solleticando come ogni anno nostalgismi e ricordi. Ormai non solo tramite i servizi giornalistici, ma anche sui social, dove i numerosissimi video con le reaction dei ragazzi sono divenuti virali in queste ore. Perchè la Maturità resta un grande rito di passaggio, che tutti hanno attraversato in quella speciale e indimenticabile fase della vita in cui ci si affaccia all’età adulta ed alle sue responsabilità. Ma con la consapevolezza che in fondo la giovinezza molto ha ancora da offrire.
Scuola, un’altra Maturità è possibile?
Bene, ora possiamo mettere in pausa “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti. E chiederci: ha senso tutto ciò? Cosa valutano esattamente le prove della maturità? E’ il modo migliore per stabilire l’idoneità dei ragazzi ad affrontare la successiva fase della loro vita, sia essa all’università o nel mondo del lavoro? True News ne ha parlato con Cristiano Corsini, professore ordinario all’Università Roma Tre e autore di attività di ricerca e di saggi in cui evidenzia tutti i limiti di un sistema basato prevalentemente su quella che ha definito la “tirannia del voto”.
Professore, si torna a parlare di Maturità. Che cosa ne pensa degli esami di Stato?
Sono un rito, con punti di forza e debolezze. Un rito che impegna e coinvolge migliaia di persone. Ci si potrebbe chiedere quanto l’estrazione di una disciplina rispetto ad un’altra può fare la differenza. Il significato reale di tutto questo nella valutazione della formazione di uno studente mi lascia qualche perplessità. Ma, da laico, mantengo un grande rispetto per tutti i riti. Semmai, quello che mi ha dato più da pensare è altro
Che cosa?
Ieri quando sono state rese note le materie per la seconda prova mi trovavo con alcuni docenti di un istituto alberghiero. E la prima cosa che abbiamo pensato è stata questa: come al solito i giornali parlano solo del Classico e dello Scientifico. Ignorando l’esistenza di tutti gli altri istituti
Come mai secondo lei?
Si tratta del solito approccio elitario e classista legato alla scuola. Pur senza voler generalizzare, sono le studentesse e gli studenti che escono con voti alti dalle medie che solitamente vanno a frequentare Classico e Scientifico. Giovani che spesso hanno alle spalle famiglie di laureati e benestanti. Ed invariabilmente è di loro che si finisce poi a parlare. E’ il racconto di una parte della società convinta di parlare di tutta la società. Complice anche il fatto che gli stessi professionisti dell’informazione hanno spesso frequentato quelle scuole. Ma non è così. E ad esempio anche all’Alberghiero sono molto interessati e motivati a preparare al meglio le proprie materie
Quale è l’utilità di saper tradurre dal greco antico?
A questo è molto difficile rispondere. Greco e latino in sé hanno un valore molto rilevante e difendo la scelta di chi intende approfondire queste nostre radici culturali, storiche e linguistiche. Ci sarebbe semmai da interrogarsi sul senso di quell’esame specifico, la versione. Sono due piani differenti. Non sono certo io a dover difendere il valore del greco e del latino, così come di altre discipline. Ma ha senso giocarsi tutto in quelle tre ore di prova? Forse servirebbero prove di diversa complessità
E’ pensabile abolire la Maturità?
Abolirla del tutto no. Il titolo di studio ha un suo valore che deve poter essere dimostrato. Ma ritengo che potrebbero essere pensati percorsi diversi da quello attuale. E che si potrebbe costruire un esame di Stato che dia maggiore spazio all’espressione delle proprie competenze