Morgan è finito, cancellato. Così vuole la pubblica opinione dopo che Selvaggia Lucarelli ha fatto emergere, via social e tramite un articolo sul Fatto Quotidiano, screen che lo incastrerebbero come stalker. Stalker della ex fidanzata Angelica Schiatti, cantautrice. Denunciato ben quattro anni orsono, il processo comincerà a settembre prossimo. Le frasi del (fu) frontman dei Bluvertigo sono terrificanti. In una chat di gruppo ha anche condiviso un video intimo della fanciulla che sosteneva d’amar tanto. Questo lo sappiamo tutti, oramai. La notizia è che, negli ultimi giorni, ha preso parola per la prima volta l’attuale compagna di Morgan, Alessandra Cataldo. Tramite una lettera aperta pubblicata dal sito MowMag, la donna prende le difese di Castoldi.
Madre della piccola Maria, terza figlia del nostro, Cataldo descrive Angelica alla stregua di una manipolatrice e il suo compagno come un beato martire. Sui social è bufera. I più ritengono che Cataldo non avrebbe dovuto “permettersi” di fiatare, né tantomeno che sia stato corretto darle spazio. Se lo avesse crocifisso, ovviamente, sarebbe divenuta l’eroina del giorno. Dunque, a prescindere dal merito della questione, ora la domanda è: una donna “può” parlare solo quando dice ciò che vogliamo sentire? Bella roba.
Morgan resta indifendibile anche se la compagna ne parla bene
Alessandra Cataldo è legata sentimentalmente a Morgan da sette anni e ci ha fatto anche una figlia, Maria. In tutto questo tempo, non ha mai aperto bocca in pubblico. Tanto che risulta pure difficile trovare una foto di loro due insieme. Ora, essendo comunque parte di questa storia, ha rotto il silenzio. Descrive Castoldi come un papà adorabile e un uomo gentile. Per lei, Angelica è la megera, nonché arrampicatrice, che lo avrebbe sedotto per interesse. Ovverosia il lancio della propria carriera musicale. I fatti smentiscono le parole di Cataldo: Angelica Schiatti non ha mai accennato, sui suoi canali social, alla relazione con Morgan, allo stalking da lui subito e nemmeno alla storia che vive, da quattro anni, con Calcutta.
Ha lasciato spazio soltanto alla propria musica. E se non lo avesse fatto, forse, oggi sarebbe in tour nei palazzetti, visto che oramai da troppo tempo la violenza contro le donne è un ‘trend’ che molte inseguono per mero self-branding. A prescindere da questo, però, Alessandra Cataldo è libera di avere e di dare la propria versione, molto simile a quella del compagno, perché anche lei fa parte di questa storia. Si può concordare o meno con ciò che sostiene. Non sarebbe corretto, invece, negarle la parola perché ciò che sostiene non ci piace. Perché non dice ciò che vorremmo sentire da lei.
La censura è sempre fascistella, da qualunque parte arrivi
Il politicamente corretto e i suoi ferventi kamikaze social avrebbero voluto silenziare Alessandra Cataldo, compagna di Morgan da sette anni. Semplicemente perché non concordano con la sua visione dei fatti. I più le danno della ‘manipolata’, le affibbiano disturbi che soltanto uno psichiatra potrebbe azzardare. E di certo non in base a qualche riga letta online. Questa è una censura senza senso. Ognuno dovrebbe ed è libero di esprimersi, specie se parte di una vicenda. Di questa storiaccia parla chiunque, perché chi ne è direttamente coinvolto non dovrebbe proferir verbo? Se vogliamo per forza trovare qualcosa per cui indignarci, non è poi così difficile. Nelle ultime ore, sono rimbalzate ovunque le foto del flirt che Selvaggia Lucarelli e Castoldi ebbero due secoli orsono. Il primo a pubblicarle è stato Fabrizio Corona (e come ti sbagli?).
Da lì, molte testate, tra cui la sempre buonista Fanpage, ha partorito pezzi ad hoc per ricordare una liaison che non ha alcuna attinenza col presente. E che, al massimo, serve solo a ‘screditare’ la giornalista agli occhi della sempre bigotta pubblica opinione nostrana. Questo fa schifo. Dare possibilità di parola alla compagna di Morgan, invece, no. Nemmeno chi scrive qui concorda con una virgola dei pensieri di questa donna. Ma non vogliamo vivere in un mondo in cui a poter parlare sia solo chi, secondo noi, ha ragione. Perché questa è sempre una mentalità chiusa, censoria, volendo pure parecchio fascistella. Da qualunque parte arrivi, destra o sinistra, amanti del gossip o politici. Non caschiamoci, per cortesia.