Perché leggere questo articolo? In Italia ogni giorno ci sono più di 66 denunce per persone scomparse. Più della metà vengono ritrovate. Un fenomeno poco conosciuto.
Una storia straordinaria di speranza ha catturato l’attenzione negli ultimi giorni. Un bambino rapito all’età di 6 anni nel 1951 è stato finalmente ricongiunto con la sua famiglia dopo oltre settant’anni. Il caso, che sembrava destinato a rimanere irrisolto, si è concluso grazie a un incredibile lavoro investigativo e alla perseveranza della famiglia. Questo episodio riporta all’attenzione un tema doloroso e complesso: quello delle persone scomparse in Italia.
Dal 1974 le persone scomparse sono 60mila
Secondo i dati forniti dal Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, in Italia sono oltre 60.000 le persone che risultano ufficialmente scomparse dal 1974 ad oggi. Di queste, quasi 37.000 sono state ritrovate, corrispondenti a poco più della metà. Questi numeri indicano che, sebbene un gran numero di persone venga ritrovato, c’è ancora una quota significativa di famiglie che vive nell’incertezza e nel dolore di non sapere cosa sia accaduto ai propri cari.
Le persone scomparse comprendono una varietà di casi molto diversi tra loro: si tratta di minori, anziani, persone affette da disturbi mentali, vittime di crimini o di tratta. Spesso, le sparizioni coinvolgono minorenni: secondo le stime, ogni anno in Italia scompaiono circa 8.000 minori, molti dei quali stranieri non accompagnati. Anche in questi casi, la percentuale di ritrovamento è confortante, ma restano ancora troppi i bambini che svaniscono senza lasciare traccia. Accanto ai minori, un altro gruppo particolarmente vulnerabile è quello degli anziani. Le persone affette da malattie degenerative, come l’Alzheimer, sono spesso protagoniste di tragiche scomparse. In questi casi, le ricerche devono essere tempestive, poiché il rischio per la vita della persona è molto elevato.
Ogni giorno 16 persone spariscono
Per dare un’idea: sono 16 ogni giorno le persone (di ogni fascia d’età) che spariscono nel nulla e non vengono ritrovate. Nel 2020, infatti, sono state presentate 13.527 denunce di scomparsa. Tra queste, 7.473 persone sono state ritrovate (questo numero include le persone ritrovate morte). Nel 2020, quindi, sono stati ritrovati il 55,2% degli scomparsi. Mentre 6.054 sono ancora irrintracciabili (circa 16 al giorno, appunto). La gran parte sono stati maschi: circa il 75%.
Nel 2022 vediamo come la maggior parte delle 24.369 denunce, quasi due terzi (15.152) riguardano cittadini stranieri. Significa 41 denunce al giorno. Dati chiaramente discordanti in base alla nazionalità li leggiamo anche per quanto riguarda i ritrovamenti. In termini relativi la percentuale di ritrovamenti di stranieri rispetto al totale delle denunce è stata del 32,35%, mentre quella dei ritrovamenti di italiani del 78.85%.
La risposta delle istituzioni
Nel corso degli anni, il governo italiano ha adottato diverse misure per affrontare il fenomeno delle persone scomparse. Il Commissario straordinario per le persone scomparse è stato istituito proprio con l’obiettivo di coordinare le forze di polizia e altri enti coinvolti nelle ricerche. Inoltre, le tecnologie moderne, come l’uso del DNA e delle impronte digitali, hanno reso possibile risolvere casi che un tempo sarebbero stati irrisolvibili.
Le associazioni e i gruppi di supporto giocano un ruolo cruciale. Organizzazioni come Penelope Italia, nata per sostenere le famiglie degli scomparsi, si occupano di fornire assistenza legale e psicologica, oltre a mantenere alta l’attenzione mediatica sui casi ancora irrisolti. La cooperazione internazionale è un altro aspetto importante, in particolare per i casi di persone scomparse che potrebbero essere state trafficate o trasferite all’estero.
Persone scomparse, un bilancio di speranza e dolore
La vicenda del bambino ritrovato dopo oltre settant’anni è un raro caso di lieto fine che ha ridato speranza a molte famiglie che ancora attendono notizie. Tuttavia, il percorso verso la risoluzione di questi casi è spesso lungo e pieno di difficoltà. Molti scomparsi vengono ritrovati nelle prime ore o nei primi giorni, ma per coloro che rimangono dispersi a lungo, il rischio di non avere mai una risposta definitiva aumenta. Nonostante ciò, l’impegno delle autorità italiane e delle organizzazioni civili continua, alimentato dalla speranza di ridurre sempre di più il numero di famiglie costrette a convivere con il silenzio. Il ricongiungimento di questo bambino con la sua famiglia è un promemoria del fatto che, anche nei casi più difficili, la speranza non deve mai svanire.