Biglietti per la partita tra Milan e Inter a 1000 euro, addirittura un milione per il concerto dei Maneskin all’Arena di Verona. E si potrebbe continuare con l’elenco di spettacoli di qualsiasi genere rivenduti a prezzi anche dieci volti superiori a causa della piaga del secondary ticketing. Ovvero la pratica di rimettere in vendita ticket per partite, concerti, eventi su circuiti secondari dopo averli acquistati dai canali ufficiali. Insomma, il bagarinaggio ai tempi del web e dei social. Illegale fuori dagli stadi come online. Una pratica che, con l’avvicinarsi della stagione dei festival e dei concerti, riprende a dilagare.
Bagarinaggio online, la multa di Agcom a Viagogo
Nelle scorse settimane, l’Agcom ha inflitto una multa da 12,24 milioni a Viagogo, marketplace per “ricollocare” biglietti di concerti nella cui condotta l’Autorità garante per le comunicazioni ravvisa la violazione della legislazione vigente in tema di contrasto al fenomeno bagarinaggio online. Le indagini della Guardia di Finanza hanno permesso di accertare la vendita o comunque il collocamento sul sito web della società di titoli di accesso per 68 eventi tenutisi nel 2022, anche a prezzi superiori di dieci volte rispetto a quelli nominali. Spettacoli interessati dal fenomeno, ovviamente, alcuni di quelli più richiesti: Måneskin, Blanco, Renato Zero e Cirque du Soleil. Per la gettonatissima data dei Maneskin del 28 aprile 2022 a Verona, il biglietto in prima fila era arrivato a costare 1 milione e 200mila euro. Fuori di testa.
Milan-Inter, biglietti fino a 1000 euro
Ma la piaga si abbatte, ed era lecito aspettarselo, anche sull’euroderby. L’interesse per i biglietti di una partita già storica è alto anche all’interno della redazione di True-News.it (spoiler: i milanisti superano gli interisti 4 a 2). Naturalmente qui stiamo cercando i biglietti seguendo i canali ufficiali e tradizionali con tutte le difficoltà legate a un evento molto ambito. Per molti, però, tra coloro che non riescono ad accaparrarsi l’agognato tagliando, si aprono le porte infernali del bagarinaggio online. E lì le cifre fanno sobbalzare dalla sedia.
Milan-Inter, biglietti terzo anello a 419 euro!
Così ho deciso di immergermi nel perverso mondo del secondary ticketing. Sono partito dal match di Milano. Scopro dalla Gazzetta dello Sport che c’è un portale, https://www.footballticketnet.it, specializzato nel secondary ticketing calcistico. Cerco subito la sfida di Champions: mi compare una griglia con tutti i prezzi accanto a una cartina di San Siro. Subito i miei occhi si spalancano quando vedo il prezzo del biglietto per la tribuna d’onore: 900 euro! E’ pur sempre una postazione pregiata, che permette di godersi il match con tutti i confort possibili e accanto a personaggi famosi, ma la cifra mi sembra molto esagerata. E, infatti, cerco il costo ufficiale sul portale del Milan. Per la stessa postazione, il ticket è disponibile a 419 euro. Insomma, i bagarini digitali lo rivendono al doppio. E la dinamica si ripete anche per gli altri settori: su FootballTicketNet sedersi al terzo anello blu costa 539 euro rispetto ai 69 del biglietto ufficiale. Insomma, un costo 9 volte maggiore. Chi ci guadagna sono le piattaforme di rivendita, chi ci perde non è solo il singolo tifoso ma l’intero sistema sportivo.
Musica, biglietti per il concerto di The Weeknd fino a più di mille euro
Il fenomeno riguarda anche la musica. Dove i ticket per i concerti delle pop-star vanno subito a ruba anche perché i rivenditori fanno incetta, appena vengono messi in vendita, e poi ci guadagnano in maniera sporca e notevole. Grazie a un regalo di mia sorella, avrò la fortuna, il prossimo 26 luglio, di assistere al concerto di The Weeknd, cantautore e produttore da milioni di copie di album venduti. E’ un live molto atteso: i biglietti sono finiti subito sold-out. Ma, cercando su google, mi imbatto in vari portali che li rivendono a prezzi choc.
La postazione “golden Circle” dell’Ippodromo Snai La Maura, sede del concerto, costa ufficialmente 110 euro. Sulla piattaforma “Gigsberg” si trovano a 1.018, 18 euro. Uno scandalo.
Maneskin a Roma, per il prato gold 1304 euro
Non sono certo tra i miei gruppi preferiti, ma riconosco l’impatto e il valore dei Maneskin. Capisco perché, anche nel caso di Damiano & co, la corsa al biglietto da parte dei fan sia sfrenata. Sono curioso di capire come il secondary ticketing si abbatta sul gruppo rock italiano più noto attualmente nel mondo. Scelgo la data dell’Olimpico di Roma del 21 luglio. Biglietti ufficiali disponibili sul circuito ufficiale Ticketone. Per il prato gold, la posizione più vicina al palco, il budget è di 92 euro. Su Gigsberg arriva a 1304, 34. E qui la circostanza è paradossale: il concerto non è sold-out, i ticket sono disponibili ai prezzi decisi dall’organizzatore eppure ci sono rivendite secondarie a prezzi decuplicati.
Il viaggio tra i biglietti folli, dal calcio alla musica, potrebbe continuare toccando varie tappe e partite. Decido di fermarmi qui, anche perché, nel frattempo, l’ira ha scatenato il reflusso gastrico. Penso di dover andare in farmacia. E poi tornare a cercare un biglietto a un prezzo umano.