Home Economy Salvini ci pensa sorci: rende “abitabili” topaie da 20 mq e la considera pure una vittoria

Salvini ci pensa sorci: rende “abitabili” topaie da 20 mq e la considera pure una vittoria

Salvini ci pensa sorci: rende "abitabili" topaie da 20 mq e la considera pure una vittoria

Perché leggere questo articolo? Salvini re dei sorci, urrà! L’emendamento “salva-casa” della Lega ci costringerà a vivere in topaie da 20 metri quadrati.

Salvini ha vinto. Secondo lui, ça va sans dire. Nelle ultime ore ha twittato, orgogliosissimo, la sua più recente boiata. “Una bella vittoria della Lega – annuncia – una promessa mantenuta”, aggiunge. “È passato in Commissione Ambiente alla Camera l’emendamento al decreto SALVA-CASA che supera una legge in piedi dal 1975 (!) e riabilita finalmente tante proprietà, rendendo abitabili anche quelle con 2,40 metri di altezza e con una superficie non superiore a 28 mq per due persone e a 20 mq per una persona”. Matteo Salvini, con tale splendida ‘miglioria’, dimostra una cosa e una cosa soltanto: ci pensa sorci. Se il caro-affitti è questione di bruciante attualità per noi tutti, il Ministro coglie il problema, per non dire l’emergenza, e interviene subito, fulmine di guerra, per peggiorarlo. Perché questa sarà una gioia per i palazzinari, certo, non lo è invece per chi osa vivere in città, con canoni mensili a tre zeri sulla collottola. Andiamo a evidenziare insieme tutti i motivi per cui Salvini, povera anima, ancora una volta non ha capito un cazzo.

Vivere in 20 mq: le topaie sono diventate legali, urrà!

A questo punto, meglio trovare il modo per farsi ingabbiare in cella d’isolamento. C’è più spazio, si respira, vitto e alloggio gratis.Un’opzione da valutare seriamente. Dato che il nostro amato Ministro ha ben pensato di infiocchettare, di rendere “abitabili” loculi da 20 mq per single e da 28 mq per coppie. Si tratta, basterebbe applicare un minimo di buonsenso, di “soluzioni” che di “abitabile” non hanno manco il bagno cieco (se c’è). Il tutto, al netto di affitti mensili che continueranno a rimanere stellari, fuori da ogni logica terrena. Basti pensare che a Milano, per fare l’esempio di una “grande città” (per turisti, ovvio, mica per i suoi abitanti) per qualsiasi tugurio già agenzie e privati non chiedono mai meno di mille euro. Quando lo stipendio medio in busta paga è di 1200 euro.

Ora dovremmo gioire insieme a Salvini per questa grande vittoria: i tuguri in cui, in qualche modo, “viviamo” diventeranno legalmente ancora più infinitesimali, piccoli, stretti, invivibili. Speriamo non abbiate presente, non per esperienza diretta, cosa significhi condividere (meno di) 30 mq con un’altra persona. Di sicuro, non lo sa Salvini che, nella sua vita, non avrà mai visto manco un bagno di 30 mq. E con “bagno” intendiamo proprio lo spazio per la tazza del cesso. Menomale, poi, che quelli “scollati dalla realtà” son tutti di Sinistra.

Salvini vede l’emergenza affitti e riesce perfino a peggiorarla

Salvini sostiene con fierezza questo emendamento “Salva-Casa”. Sostiene che ne gioveranno gli studenti fuori sede. A parte che “vivere” in meno di 30 mq non può “giovare” a nessuna creatura vivente all’infuori dei sorci, la questione qui è che la bolla immobiliare già impazzita da oggi diventa, legalmente, schizofrenica. Come se poi il target di tale operazione siano davvero i poveri studenti fuori sede. Questa è una narrazione totalmente errata, per quanto diffusa. Nelle grandi città, siamo “poveri” tutti, non è questione di età. Ci sono 40enni a partita iva che cercano di vivere in 30 mq, esattamente come un universitario di Barletta che si è appena trasferito a Milano per l’Università con tante belle speranze.

La bolla immobiliare schizofrenica, insomma, è un problema di tutti, non solo di una parte della popolazione che, sicuramente, viene da lontano ed è giovane, in forze. Che deve fare la gavetta. Fior di professionisti adulti non sanno come campare, non per inettitudine, ma perché la città impone loro costi folli pure per le pesche al supermercato. Non è possibile che sia legale affittare e vendere loculi come fossero abitazioni. Ma del resto non è nemmeno possibile, per molti versi, che sia legale lo stesso Matteo Salvini, il nuovo re dei ratti. Che, al solito, siamo noi.