Home Primo Piano Sfera Ebbasta, perché mai avrebbe dovuto abbracciare quel fan a San Siro?

Sfera Ebbasta, perché mai avrebbe dovuto abbracciare quel fan a San Siro?

Sfera Ebbasta, perché mai avrebbe dovuto abbracciare quel fan a San Siro?

Perchè leggere questo articolo? Purtroppo, sono arrivate le scuse pubbliche di Sfera Ebbasta, condannato dal tribunale dei social per aver dribblato un ragazzino che si era catapultato sul palco di San Siro per abbracciarlo durante il concerto. E invece il trapper aveva fatto benissimo, al contrario di quanto sostengono quellichebentwittano. C’entrano, naturalmente, le più basilari regole della sicurezza ai grandi eventi. Ma non solo.

Sfera Ebbasta è lo stronzo del giorno. Nessuno come lui, ha messo in ombra perfino Fedez nelle ultime ore. Che cosa ha fatto? Nel corso del suo concerto allo Stadio San Siro di Milano (sì, fa concerti allo Stadio di San Siro di Milano e non solo), il nostro ha dribblato un ragazzo che si era catapultato sul palco per abbracciarlo. Qui la scena. Scena divenuta virilissima con enorme biasimo da parte di quellichebentwittano. Un artista, perfino un trapper, non è nulla senza i suoi fan. E quindi, non importa cosa facciano, se li deve coccolare, deve dire sempre sì.

Invece, non è così. Nulla è ‘dovuto’ e questo speriamo possa essere un criterio base, su cui nessuno possa avere da eccepire. Inoltre, carambolando sul palco in quel modo il fan in questione ha infranto (mica volutamente, ci mancherebbe, era solo preso bene) le più basilari regole della sicurezza ai grandi eventi. In buona sostanza, 60mila persone non possono fare come gli pare. Tra le cose che non si possono fare c’è, di certo, quella di fiondarsi on stage per farsi un selfie con l’idolo di turno. E, se succede, questi non è obbligato ad assecondare il gesto. Anzi, dovrebbe scoraggiare simili sortite. Perché, come ha ben detto lo stesso Sfera Ebbasta commentando l’accaduto: “Se vi fate male poi è colpa mia”.

Sfera Ebbasta è uno stronzo ingrato nei confronti dei suoi stessi fan? No.

Sfera Ebbasta oggi è un ingrato. Nei confronti dei suoi stessi fan. Lo scrivono tutti online, deve essere vero. Invece, non proprio. Un palco, specie un palco grandissimo come quello di San Siro è un posto insidioso per chi non lo conosce. Ci sono così tanti cavi, magari nascosti perché – ovvio – non sono belli da vedere, su cui è possibilissimo inciampare. In molti casi, maxi-schermi a scomparsa e perfino rombi di fuoco che partono per fare la scenografia e rendere lo spettacolo più pirotecnico. L’elenco potrebbe continuare all’infinito, ma il concetto speriamo sia già chiaro: non si può salire su un palco in qualsiasi momento. È pericoloso. Anche per questo i cantanti fanno le prove prima. Non solo per la ‘voce’, ma soprattutto – come in tv – per sapere dove mettersi e quando a seconda della canzone, dell’effetto che deve partire e via dicendo.

Carambolare on stage all’improvviso è da imbecilli. Se l’artista prende qualcuno dalle prime file e lo porta con sé è altro conto. Si tratta di un momento previsto, è ‘sicuro’. In qualunque altro caso, no. Immaginate, poi, sessantamila persone, ma pure cento, che decidono, dopo aver visto il primo cretino, di scorrazzare sul palco quando gli pare. Sarebbe un casino. Qualcuno finirebbe, logicamente, per farsi male. Tipo la mandria di gnu che ha sepolto Mufasa ne ‘Il Re Leone’, un effetto del genere. Per questo esistono delle regole per quanto riguarda la sicurezza ai grandi eventi. E per questo vanno rispettate. Non stupisce che proprio Sfera Ebbasta possa essere più sensibile al tema perché a nessun altro artista nostrano, per fortuna, è accaduta una tragedia come quella di Corinaldo.

Purtroppo, sono già arrivate le scuse pubbliche

Dopo una giornata di bufera social, Sfera Ebbasta ha postato pubblicamente le proprie scuse al ragazzino “respinto”. Il trapper, per metterci una pezza, lo invita a una data a scelta del tour 2025. Il fan che tutto il web ritiene ‘offeso’, intanto, dice su TikTok che Sfera rimarrà comunque un idolo per lui e che non voleva farlo passare da str0nzo ingrato. Tutto finisce a tarallucci e vino, con il bad boy di Cinisello Balsamo a cospargersi il capo di cenere. Peccato. Peccato perché poteva essere una buona occasione per parlare sul serio della sicurezza ai grandi eventi e delle regole necessarie affinché ogni fan possa godersi una esperienza grossomodo piacevole, senza finire ammaccato per imbecillità manifesta. Ancora una volta i social, che abbiano torto o ragione non importa, plasmano la realtà fattuale, la stravolgono e portano a esiti che ben poco c’entrano con la logica. Nulla di nuovo. Ebbasta.