Vittime di amianto sul posto di lavoro: dopo la condanna della Fincantieri per la morte del suo ex operaio Alfio Derin, la famiglia ha commentato in esclusiva la sentenza del Tribunale di Trieste.
“Una vittoria per tutte le vittime di amianto nei cantieri”
Fincantieri è stata condannata dal Tribunale di Trieste a pagare 850mila euro per la morte di un suo ex operaio: l’elettricista Alfio Derin, esposto ad amianto nei cantieri riuniti dell’Adriatico, poi assorbiti da Italcantieri, poi Fincantieri. L’operaio Derin ricevette la diagnosi di mesotelioma nel marzo 2017, quando furono i sanitari dell’Ospedale di Cattinara (Trieste) ad informarlo che la sua malattia aveva origine dalla “pregressa esposizione ad asbesto”.
Lo staff legale, con l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, affiancato dall’Avv. Corrado Calacione, è riuscito a dimostrare il pieno nesso di causalità tra l’esposizione ad amianto e la morte dell’operaio. A True è lo stesso avvocato Bonanni che evidenzia la vittoria della giustizia in questo caso: “Dopo la lunga battaglia giudiziaria nel Tribunale Triestino, iniziata nella fase delle operazioni autoptiche e proseguita innanzi al Giudice del Lavoro, abbiamo finalmente ottenuto giustizia e piegato la resistenza di Fincantieri che è stata condannata al risarcimento del danno per la morte per mesotelioma del lavoratore. Purtroppo, non sarà il primo né l’ultimo caso. Questo decesso, come tutti gli altri, ha colpito pesantemente anche i famigliari della vittima. Questi lavoratori dei cantieri che con le loro navi hanno vinto la forza degli oceani, sono morti a causa dell’amianto. Onore a loro e giustizia ai familiari, auspicando che per il futuro si evitino ulteriori esposizioni alla fibra killer”.
La famiglia dell’operaio Derin in esclusiva a True
La condanna di Fincantieri è anche la vittoria della famiglia dell’operaio morto. La signora Derin Lucilla ha commentato a True in esclusiva la sentenza del Tribunale di Trieste: “Questa vittoria restituisce dignità e visibilità a tutti i lavoratori esposti per anni all’amianto e alle famiglie che hanno lottato, e che purtroppo ancora, lotteranno in futuro, con le gravi patologie che ne conseguono. A loro va il nostro pensiero e un abbraccio sincero”.