Voli a terra, treni fermi, servizi in tilt: è un venerdì nero per le comunicazioni su scala globale dopo che un blocco ai servizi cloud di Microsoft ha prodotto una paralisi che ha pochi precedenti nella memoria collettiva. Microsoft e i servizi Crowdstrike di sicurezza informatica in tilt dopo un aggiornamento hanno iniziato a far comparire i temutissimi blue screen of death sui server di molti computer che gestivano servizi coordinati in-cloud a partire dall’Australia. Paese avanti a tutte le altre economie avanzate per fuso orario.
Il Guardian commenta che “gli utenti in Australia hanno iniziato a segnalare problemi nel primo pomeriggio di venerdì 19 luglio”. Molti utenti hanno postato sui social immagini e commenti “affermando di essere rimasti bloccati fuori dalle loro postazioni di lavoro; anche le app bancarie australiane e i sistemi dei supermercati erano stati interessati”. La Australian Broadcasting Corporation e Sky News Australia hanno visto problemi strutturali di interruzione dei propri servizi e si “sui terminali Windows in tutto il Paese vengono visualizzate schermate blu di errore, causando problemi in alcuni studi televisivi e radiofonici”.
E mentre il titolo di Crowdstrike mostra un crollo del 12% nelle sedute di apertura, l’elenco di aziende che stanno mostrando problemi nei servizi, probabilmente per un legame al cloud Microsoft in tutto il mondo. L’Associated Press, il sistema ospedaliero Emr e la Delta Airlines in America, la compagnia franco-olandese di trasporto aereo Klm, tutti gli aeroporti spagnoli e il gigantesco hub di Singapore, il Changi Airport, la banca sudafricana Capitec, prima nella Rainbow Nation, e la banca centrale israeliana, oltre a diversi operatori ferroviari britannici stanno mostrando disservizi. Siamo di fronte a uno dei più grandi shock su scala globale mai registrati. E le conseguenze saranno tutte da vedere…