Gli Stati Uniti destineranno la priorità degli ordinativi di missili Patriot agli aiuti militari all’Ucraina in guerra con la Federazione Russa. Lo ha deciso Joe Biden con l’obiettivo di rinsaldare lo sforzo di difesa di Kiev partendo dal decisivo ambito della contraerea in cui il Paese di Volodymyr Zelensky punta a tutti i costi sull’aiuto occidentale. Necessario per cauterizzare le ferite causate dai bombardamenti di Mosca, il sostegno antiaereo è spinto anche dai Paesi europei, con l’Italia che assieme alla Francia invia preziose batterie Samp/T.
Il ruolo del Patriot
Per quanto riguarda l’appoggio Usa, “ad oggi, secondo il Dipartimento di Stato americano , Kiev ha ricevuto 8.214 missili di difesa aerea a corto raggio dagli Stati Uniti e dai suoi alleati, e il paese sarebbe in possesso di almeno due sistemi di difesa aerea Patriot”, ricorda Newsweek.
Il Patriot, costruito dall’americana Rayethon, è il missile superficie-aria (SAM) di intercettazione per eccellenza. Progettato per intercettare vettori balistici, è utilizzato per proteggere snodi strategici, basi militari, città e anche unità in movimento come reparti corazzati. Ha una gittata di una settantina di km e nella guerra in Ucraina il sistema ha abbattuto diverse volte i missili russi Kinzhal e, di recente, anche un aereo da ricognizione A-50. Contribuendo efficacemente alla tutela dei cieli ucraini.
Come Washington privilegerà Kiev
Ora, dopo il patto di assistenza concluso al G7 di Fasano tra Biden e Zelensky, la Casa Bianca rafforza il sostegno. Il Financial Times ha anticipato la notizia che tutta la priorità della produzione di Patriot dell’industria bellica Usa sarà destinata all’Ucraina che oggi sta provando a controbilanciare un’intensa e logorante campagna di avanzata russa che mira a fiaccare le difese dell’esercito di Zelensky.
“Washington”, riporta la testata della City di Londra, “ha informato privatamente tutti i paesi interessati” da possibili ritardi alle esportazioni, tra cui quelle rivolte verso attori come Svezia e Svizzera. Specificando che tra tutti “non si prevede che le esportazioni di prodotti di difesa aerea verso Taiwan saranno influenzate”, in quanto Taipei rientra assieme a Kiev nei destinatari di maxi-aiuti militari della recente legge approvata dal Congresso. La Casa Bianca, dopo aver inviato una nuova batteria di Patriot l’11 giugno, “ha deciso di perseguire uno sforzo intenso per fornire all’Ucraina ulteriori sistemi di difesa aerea”, ha appreso il Ft da un alto funzionario dell’amministrazione.
Patriot all’Ucraina per blindare i cieli
Nella giornata di giovedì 20 giugno anche la Romania ha deciso di donare dei sistemi Patriot all’Ucraina, e come ricorda Politico.eu “la Germania ha promesso di fornire tre delle proprie piattaforme all’Ucraina, con alti funzionari che esprimono frustrazione per l’assenza di ulteriori donazioni da altri paesi. I Paesi Bassi hanno offerto una serie di componenti per aiutare a mettere insieme un’altra batteria Patriot autonoma”.
Con l’estate in arrivo le difese antiaeree serviranno a Kiev al fronte ma anche, se non soprattutto, per proiettarsi verso i prossimi mesi per strutturare la tutela degli asset energetici e delle centrali, che la Russia in passato ha logorato per lasciare al freddo e impotente l’Ucraina in inverno per fiaccarne le capacità di resistenza. In attesa che possano arrivare, preparati, i piloti addestrati al volo coi preziosi caccia F-16 su cui l’Ucraina punta per riequilibrare le sorti della guerra nei cieli. Destinata a esser logorante come quella che si combatte sul terreno.